All’atto della mobilitazione, la CRI disponeva di 6 treni ospedali poi aumentati fino a 25, numerati da I a XXIV più un treno ausiliario. Uno di questi fu finanziato dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde.
Ogni treno ospedale, originariamente, aveva una capacità di 266 barelle che con opportune modifiche poteva trasportare fino a 300 infermi per parecchi giorni su carrozze di 3ª classe intercomunicanti tra loro e attrezzate di infermeria, con portiere allargabili per il caricamento dei feriti sia di testa che di fianco.
Ogni carrozza, dotata di moderni sistemi d’illuminazione, di riscaldamento e ventilazione, poteva contenere 36 barelle disposte in tre ordini e divise in due reparti di 18.
A queste carrozze se ne aggiungevano altre destinate all’alloggio del personale direttivo e di assistenza ed eventualmente a quello delle Infermiere Volontarie, alla farmacia e sala di medicazione, alla cucina e mensa e al magazzino.
Le vetture erano disposte secondo quest’ordine:
1ª carrozza-bagagliaio non intercomunicante per collocare gli indumenti dei malati e feriti (vettura tipo D);
2ª carrozza d’alloggio per il personale direttivo (carrozza carrozze terza classe a carrelli con intercomunicante tipo CIz mod. 1907);
3ª carrozza cucina (carrozza tipo C T ex R.M. - Rete Mediterrane);
4ª carrozza per ufficio, sala da pranzo per ufficiali, magazzino viveri e reparto per 12 infermi (durante il conflitto le carrozze divennero due - vetture carrozze terza classe a carrelli con intercomunicante tipo CIz mod. 1907);
dalla 5ª alla 11ª carrozza per 36 infermi ciascuna (carrozze tipo carrozze terza classe a carrelli con intercomunicante CIz mod. 1910);
12ª carrozza con reparto per 12 ufficiali infermi, per sala di medicazione, farmacia e bagno (carrozza tipo carrozze terza classe a carrelli con intercomunicante CIz mod. 1910);
13ª carrozza per alloggio del personale di assistenza (carrozza tipo carrozze terza classe a carrelli con intercomunicante CIz mod. 1910);
14ª carrozza per 14 infermi da isolare, non intercomunicanti (carrozza tipo C T ex R.M. - Rete Mediterranea).
Ogni treno ospedale aveva come personale assegnato 1 medico capo e 2 assistenti, 1 ispettore amministrativo, 1 farmacista, 2 contabili, 1 cappellano, 4 infermiere volontarie, 10 sorveglianti, 24 infermieri, 4 addetti alla cucina e 4 attendenti.
Nella campagna 1915-1918 i treni ospedali della CRI trasportarono dal fronte al territorio interno oltre 800.000 infermi con circa 4.500 viaggi.
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