a cura di Elena Branca*

Nella PecchioliNella Pecchioli nacque a Firenze il 10 novembre 1890 da Giovanni e di Ida Romoli.

Dallo stato di servizio si apprende che era alta 1,65 con capelli e occhi neri. Nubile.

Interessante la sua carriera: arruolata come aiutante di sanità, maresciallo, nel ruolo normale mobile, il 17 maggio 1915, assegnata all’ospedale n. 2 di Firenze, passa, dopo la laurea ottenuta nel 1916 presso la Regia Università di Firenze, al Ruolo Direttivo come sottotenente medico il 19 luglio 1917, sempre impiegata nell’Ospedale territoriale n. 2 di Firenze.

Nota curiosa: nello stato di servizio scritto a mano compare l’arruolamento in data 10 luglio 1915 col grado di Marescialla di sanità.

Le note caratteristiche evidenziano: “Addetta all’Ospedale Territoriale C.R.I. n. 2 di Firenze dal dì 8 luglio 1915 in qualità di Marescialla di Sanità fino al 25 gennaio 1916 e successivamente fino ad oggi in qualità di assimilata col grado di sottotenente medico …..il resto illeggibile….”

Interessanti dati arrivano dall’almanacco delle donne italiane anno 1938-XVI: si specializza in pediatria e vince il concorso per Aiuto Pediatra nell’Ospedale infantile Mayer dove rimane fino al 1925, acquisendo nel frattempo la specializzazione in Igiene nel 1923, poi come Aiuto al dispensario antitubercolare Umberto I dove è ancora nel 1938. Ricopre in contemporanea altri incarichi e acquisisce ulteriori specializzazioni, nel 1929 si specializza nella Clinica della Tubercolosi e delle malattie dell’apparato respiratorio, e quindi opera

come Medico Sociale a Terni per conto della Assistenza Sociale al Lavoro. Grazie al perfezionamento in puericultura dal 1929 è Direttrice del Consultorio Infantile di Fiesole.

Contemporaneamente procede anche la sua carriera all’interno delle organizzazioni fasciste: nel 1919 appartiene alla Alleanza di Difesa Cittadina e dal 1° aprile 1921 si iscrive al P.N.F., collabora alla Marcia su Roma e ne ottiene il brevetto. Subito entra nel Direttorio Femminile e continua a collaborare per la parte relativa aa ambulatori, asili, nidi. Nel 1931 viene nominata Ispettore Sanitario della Federazione dei Fasci di Combattimento, si occupa della organizzazione e ispezione delle Colonie marine, montane e diurne dell’intera provincia di Firenze.

Altri dati sono desunti dalla copia dattiloscritta dello Stato di Servizio predisposta nel 1960

Nella Seconda Guerra Mondiale fu in servizio, con le funzioni di medico ausiliario civile, presso il Centro Ospedaliero della Croce Rossa Italiana di Merano (Bolzano) dal 18 settembre 1945 al 1° marzo 1947, prestando servizio nei seguenti ospedali: Albergo "Palazzo", Ospedale "Atlantico", Ospedale "Minerva", Ospedale "Meranerhof".

A questo proposito bisogna chiarire perché venne aperto questo Centro Ospedaliero addirittura requisendo diversi alberghi nel paese: con la fine delle ostilità iniziò il rientro dei militari italiani internati in Germania, e di molti ebrei che seguivano questa strada per rientrare ai paesi d’origine oppure trovare un rifugio altrove.

Per quanto attiene ai militati italiani ricavo notizie interessanti dal lavoro “Il ritorno dei militari italiani internati in Germania” (1945-1946), «Mondo Contemporaneo», 3, 2009 di Sabina Frontera, che racconta che già al momento dell’internamento gli I.M.I. Internati Militari Italiani (circa 624.000) che avevano rifiutato sia l’adesione alla RSI che l’arruolamento nelle forze tedesche, furono privati della protezione del prigioniero di guerra, poi furono trasformati, volenti o no, in “liberi lavoratori civili”, infine praticamente abbandonati nei campi ora affidati agli Alleati nell’incapacità di organizzare il rimpatrio in tempi veloci. Molti si organizzarono autonomamente salendo su convogli o addirittura muovendosi a piedi. I rimpatri organizzati iniziarono solo nell’estate del 45. Solo nell’ottobre del 45 venne organizzato il primo posto di ristoro al Brennero, seguito da altri nelle principali stazioni e organizzati da associazioni assistenziali come la Cri, la Young Men’s Christian Association (Ymca), la Pontificia Commissione Assistenza.

Per la data di morte si suppone posteriore al 1960 visto il rilascio dello stato di servizio in quell'anno.


Chi avesse informazioni utili su Nella Pecchioli è pregato di mettersi in contatto con Elenca Branca: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per ulteriori informazioni sulle "Dottoresse al fronte" si veda:

BRANCA E., (a cura di Cappone M.), “Dottoresse al fronte? La C.R.I. e le donne medico nella Grande Guerra. Anna Dado Saffiotti e le altre”. Appunti di studio, , ANSMI sez. prov.le “Alessandro Riberi” – Torino, 2015


* Cultore della Storia della Croce Rossa e membro del Comitato Scientifico per la Storia della Croce Rossa e della Medicina

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