a cura di Elena Branca*

Nessuna notizia utile fino alla pubblicazione del dott. Italo Farnetani [1], che si ringrazia e dal quale si copia la parte relativa alla Dott.ssa Paola Zappa che si arruolò tra le fila della C.R.I. il 10 luglio 1915

Paola Zappa ritratto daPediatria Preventiva e sociale ANNO XIII Numero 4 2018 ISSN 1970 8165 Paola Zappa nacque a Reggio nell'Emilia da Raffaele il 24 novembre 1884. Il 26 luglio 1909 si laureò con lode in medicina e chirurgia presso l'Università di Napoli. Dal 1914 al 1915 fu assistente volontario della clinica pediatrica dell'Università di Genova diretta da Dante Pacchioni. Lasciò la clinica il 24 maggio 1915 perché passò in qualità di aiuto all'«Ospedale infantile di san Filippo», infatti la mobilitazione generale per la Grande guerra aveva creato una carenza di medici e infatti il 1° luglio 1916 ebbe anche l'incarico della direzione del «Gabinetto di microscopia e chimica clinica» dell'«Ospedale di Sant'Andrea» (Galliera), sia per la parte civile, sia per la parte militare, a cui facevano capo 700 malati. Nello stesso periodo fu medico scolastico, aiuto del dispensario ambulatorio dell'«Associazione genovese contro la tubercolosi C. Poli»; direttrice sanitaria della stazione «Cipollina per l'osservazione e cura dei bambini gracili» in pericolo di contagio tubercolare; aiuto della «Stazione elioterapica San Giorgio»; medico del «Dispensario per lattanti Ester Bonomi». Fu anche incaricato della sorveglianza sanitaria dei bambini nella Creche della Croce rossa americana. Nel 1933 organizzò e diresse il «Preventorio per lattanti e divezzi E. Bruzzone». Nel 1930 conseguì la libera docenza in pediatria medica e fu la prima donna medico di Genova a conseguire la libera docenza. La Zappa, nella sua attività professionale si distinse in particolare nella lotta contro la tubercolosi, attuata in primo luogo attraverso gli «Ambulatori profilattici infantili». Non si era sposata, morì nel 1963.

A Voltri (GE) c'era un ospizio marino che ospitava bambini provenienti da Arona (NO), Brescia, Castel San Giovanni (PC), Como, Crema (CR), Cremona, Gallarate (VA), Lodi, Milano, Novara, Pavia, Piacenza, Soncino (CR)e dalla Svizzera.

A Sestri Levante (GE) c'era un ospizio marino che ospitava bambini provenienti da Milano, Como e Bergamo.”

Paola Zappa la prima donna primario pediatra

Durante la malattia del Perrando e sino al 31 dicembre 1917, la direzione dell'ospedale fu tenuta per supplenza da Paola Zappa. Dopo la nomina del nuovo direttore dell'ospedale, Luigi Della Valle, che era un chirurgo pediatra, la Zappa ebbe nuovamente l'incarico della direzione dell'ospedale dal 21 agosto 1918 al 24 febbraio 1919 perché il primario era stato richiamato alle armi. Dopo la soppressione dell'«Ospedale infantile» e la trasformazione della sezione «San Filippo», nel 1919 alla Zappa fu affidata la direzione della «Sezione medica infantile» che disponeva di otto posti letto. Mantenne la direzione del reparto per più di 39 anni. Nel 1934 ebbe il titolo di comprimario dell'intera sezione e nel 1951 quella a primario. Andò in pensione il 31 dicembre 1958 all'età di 74 anni. Le subentrò Gennaro Sansone (1913-1993), che è stato uno dei grandi ospedalieri italiani, che prese servizio il 1° marzo 1959.

dr Zappa olio Sasso IlLavoratore 6marzo1920

 

 

[1] Pediatria Preventiva e sociale - ANNO XIII - Numero 4 - 2018 - ISSN 1970-8165 - Donne pediatra in carriera con la Grande Guerra, ma boicottate nel dopoguerra Studio realizzato per il centenario della fine della prima guerra mondiale – I. Farnetani

 


Chi avesse informazioni utili su Paola Zappa è pregato di mettersi in contatto con Elenca Branca: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per ulteriori informazioni sulle "Dottoresse al fronte" si veda:

BRANCA E., (a cura di Cappone M.), “Dottoresse al fronte? La C.R.I. e le donne medico nella Grande Guerra. Anna Dado Saffiotti e le altre”. Appunti di studio, , ANSMI sez. prov.le “Alessandro Riberi” – Torino, 2015


* Cultore della Storia della Croce Rossa e membro del Comitato Scientifico per la Storia della Croce Rossa e della Medicina

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